Running, come scegliere le scarpe più adatte

4 MIN 20 Dicembre 2023

Scegliere la scarpa giusta è un aspetto fondamentale del running. La calzatura sportiva deve adattarsi alle caratteristiche fisiche del corridore e al suo modo di allenarsi, per evitare di incorrere in dolori ed infortuni tipici della corsa, come ad esempio le distorsioni. Sono numerose le variabili delle quali bisogna tener conto: in questo articolo vi spieghiamo a cosa prestare attenzioni durante la scelta delle scarpe da running e come scegliere quelle più adatte a voi.

Scarpe da running: guida alla scelta

Il primo dettaglio da tenere in considerazione prima della scelta delle scarpe da running riguarda la corporatura. Infatti, la scarpa del runner con un peso elevato dovrà possedere caratteristiche di ammortizzazione superiori alla media, perché durante la corsa il peso triplica rispetto alla posizione da fermo.

Secondo fattore: il percorso. La strada che si intende percorrere ha un ruolo rilevante, in quanto strade sterrate e sentieri di campagna orientano la scelta verso modelli che riescono a contenere e mantenere il piede nella giusta posizione. Il trail running, ovvero la corsa su sentieri immersi nella natura, richiede scarpe sicure che proteggono l’articolazione dagli infortuni, mentre la corsa su strada ha bisogno di scarpe in grado di attutire i colpi del piede sull’asfalto, che è una superficie più dura e rigida rispetto allo sterrato.

Come scegliere la scarpa da running in base alla forma del piede

La forma del piede ha la sua importanza nella scelta della calzatura perché, ad esempio, la donna ha il tallone più piccolo e l’avampiede più largo, oltre ad un peso generalmente inferiore a quello maschile. La scarpa femminile da running dovrà rispondere a queste precise esigenze ed è proprio per questo motivo che la prova va effettuata in un negozio sportivo, simulando, se possibile, una corsa sul posto.

Il piede, durante lo sforzo, ha l’abitudine di scivolare verso la parte anteriore e questo movimento può causare spiacevoli conseguenze, come le vesciche. È preferibile comprare scarpe leggermente più grandi, in maniera tale che la punta delle dita non vada a toccare il bordo della calzatura. Anche l’allacciatura ha la sua importanza, perché varia con il collo del piede. Se questo è alto, i lacci dovranno essere abbondanti mentre nel caso contrario basteranno delle stringhe minimal.

Inoltre, è importante avere consapevolezza del proprio arco plantare, deputato ad assorbire gli urti e sottoposto a numerose sollecitazioni e rotazioni durante la corsa. È fondamentale conoscere il comportamento del proprio piede sul terreno per poter scegliere la scarpa adatta ai diversi tipi di pronazione. In generale, la distinzione è tra gli iperpronatori che consumano la scarpa nel lato interno, e i supinatori che consumano la parte esterna della calzatura. Un arco nella media, tipico della pronazione neutra, non ha bisogno di un modello particolare di scarpa e la scelta è libera da qualsiasi vincolo.

L’iperpronazione è tipica del piede che, dopo l’impatto con il suolo, continua a ruotare, favorendo così l’insorgere di infiammazioni, come la fascite plantare, dolori al tendine d’Achille e in generale a tutte le articolazioni. In questo caso, la scarpa deve possedere un’intersuola e tomaia fornite di doppia densità, scelta obbligata nel caso di disturbi e infiammazioni.

La supinazione è la peculiarità di chi presenta movimenti biomeccanici ridotti, ovvero le articolazioni inferiori hanno scarsa mobilità. In questo caso la scelta prevede modelli neutri perché non si necessita di particolari correzioni.

Correre con la scarpa giusta: i fattori da valutare in base alle esigenze

La scelta del modello cambia anche in relazione alle occasioni d’uso. Durante l’allenamento, meglio optare per delle scarpe leggere (massimo 400 grammi) ed assicurare un buon comfort. Per affrontare nel modo corretto le gare, invece, la scelta si orienta verso modelli più performanti e con un peso inferiore ai 300 grammi.

Le scarpe da running si dividono in 7 categorie che vanno da A0 ad A7 e capire le differenze aiuta a districarsi nella scelta.

  • Scarpe running categoriaA0: comprende le calzature minimaliste, che pesano dai 200 ai 350 grammi. Sono scarpe adatte agli affondi veloci ed essenziali. Private di qualsiasi elemento non necessario, come la suola costituita da un unico strato, non interferiscono con il naturale movimento del piede, le cui dita possono muoversi in tutta libertà.
  • Scarpe running categoriaA1: definite anche superleggere o racing pesano meno di 250 grammi e sono indicate per le gare in velocità dei runner professionisti e per coloro che non hanno nessun problema di appoggio dell’arco plantare. Non assicurano molta stabilità e appoggio al piede.
  • Scarpe running categoria A2o intermedia: le calzature pesano mediamente tra i 240 e 300 grammi. Sono la scelta adatta per i corridori che si allenano o disputano gare esclusivamente su strada. Ideali per persone di medio peso e corporatura, offrono una discreta stabilità e supporto del piede, pur garantendo la leggerezza necessaria alle prestazioni veloci.
  • Scarpe running categoria A3: sono la categoria che garantisce il massimo ammortizzamentoe comprende calzature che possono pesare fino a 400 grammi. Sono i modelli preferiti dai runner che, pur facendo della corsa lo sport prediletto, non voglio rinunciare a una calzatura confortevole. Un forte dislivello interessa il tallone e l’avampiede. Questo accorgimento protegge i tendini e il tallone d’Achille da possibili traumi. Ideali per la pronazione neutra o la supinazione, sono perfette per individui il cui peso supera gli 80 kg. Riducono la velocità dell’atleta a favore della stabilità e della sicurezza.
  • Scarpe running categoriaA4: sono indispensabili per chi non ha un ottimo controllo del piede in corsa e si presentano corredate di supporti utili ad impedire l’iperpronazione.
  • Scarpe running categoria A5 o Trail Running: sono indispensabili per chi è appassionato di corsa nella natura. La protezione delle articolazioni è l’imperativo di queste scarpe che offrono il massimo supporto al piede, mettendo in secondo piano la prestazione.
  • Scarpe running categoria A6: le scarpe di questa categoria sono le classiche scarpe da jogging, ossia calzature comode e sufficientemente ammortizzate, adatte a chi pratica la corsa saltuariamente e solo su strade piane e asfaltate. Non sono scarpe consigliate a chi corre spesso, a podisti esperti, agonisti o per chi ama percorsi sterrati.
  • Scarpe running chiodate categoria A7: sono scarpe superleggere, pesano meno di200 grammi, adatte agli atleti che si muovono nell’ambiente agonistico e praticano atletica leggera. Non sono ammortizzate e presentano una serie di tacchetti appuntiti che favoriscono l’aderenza con la pista da corsa.

Scarpe da running: quando cambiarle?

Ogni scarpa da running ha un chilometraggio massimo durante il quale può garantire una performance ottimale e per sapere quando cambiarle è utile tenere traccia di quanta strada hanno percorso, ad esempio utilizzando apposite app che si aggiornano ad ogni corsa.

Ma per chi non tiene traccia dei chilometri percorsi, l’unico modo per capire quando cambiare le scarpe da running è controllare i dettagli minuziosamente. L’aspetto, infatti, può rivelare lo stato di usura delle calzature. Ad esempio, è sufficiente controllare:

  • Eventuali buchi nella tomaia;
  • Lo stato della schiuma della suola, se sembra sgonfia o particolarmente deformata;
  • Lo stato del battistrada, se particolarmente consumato o i tacchetti quasi lisci.

Il consiglio generale è di chiedere ad un esperto o rivolgersi ad un negozio specializzato!

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