Esercizi riabilitativi della mano dopo frattura del metacarpo

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1. Introduzione

Le fratture del metacarpo, sebbene comuni, rappresentano una sfida significativa per il paziente e richiedono un approccio globale alla gestione e alla riabilitazione. L’obiettivo principale è garantire una guarigione completa e il recupero della funzionalità della mano.

2. Cos’è la frattura del metacarpo e come avviene

Il metacarpo, composto da cinque ossa lunghe, funge da connessione cruciale tra il polso e le dita, svolgendo un ruolo fondamentale nella mobilità e nella presa della mano. Le fratture del metacarpo possono derivare da traumi diretti, come incidenti sportivi o impatti diretti sulla mano, e richiedono un’attenta valutazione medica per una diagnosi precisa. Un esempio è la cosiddetta “frattura del pugile”, ovvero la frattura del V metacarpo a seguito di un pugno. La prontezza nell’intervento è essenziale per garantire una corretta allineamento delle ossa e una tempestiva guarigione.

3. Anatomia della mano

La mano è una parte complessa del corpo umano, dotata di una struttura anatomica intricata che consente una vasta gamma di movimenti e funzioni.

Ossa della Mano:

  • Carpo: il carpo (o polso) è composto da otto ossa disposte in due file: il semilunare, lo scafoide, il piramidale, il pisiforme, il trapezio, il trapezoide, il capitato e l’uncinato.
  • Metacarpi: ci sono cinque ossa metacarpali, una per ciascun dito, che formano la parte centrale della mano, connettendo i carpali alle falangi.
  • Falangi: ogni dito ha tre falangi, ad eccezione del pollice che ne ha solo due. Le falangi sono le ossa lunghe che compongono le dita.

Articolazioni della mano:

  • Articolazioni carpali: le articolazioni tra le ossa del polso consentono una gamma di movimenti, tra cui flessione, estensione e deviazione laterale.
  • Articolazioni metacarpofalangee (MCF): queste sono le articolazioni tra le ossa metacarpali e le falangi prossimali.
  • Articolazioni interfalangee (IF): queste sono le articolazioni tra le falangi, e ciascun dito (eccetto il pollice) ha due di queste articolazioni.

Muscoli della mano:

  • Muscoli intrinseci: questi sono muscoli che hanno le loro origini e inserzioni completamente all’interno della mano. Sono responsabili dei movimenti fini delle dita.
  • Muscoli estrinseci: questi muscoli hanno i loro tendini che attraversano il polso e la mano provenienti da avambraccio e braccio, consentendo movimenti più grossolani e potenti.

Tendini della mano:

  • I tendini collegano i muscoli alle ossa e consentono il movimento delle dita. I tendini flessori si trovano sul lato palmare della mano, mentre i tendini estensori sono sul lato dorsale

4. Segni e sintomi di una frattura del metacarpo

Riconoscere precocemente i segni e i sintomi di una frattura del metacarpo è un passo critico verso una gestione tempestiva. Il dolore acuto, il gonfiore, la limitazione dei movimenti delle dita e talvolta la presenza di lividi sono indicatori chiave che richiedono una valutazione medica accurata. La comprensione di questi segnali contribuisce non solo a una diagnosi precoce ma anche a una pianificazione terapeutica mirata per prevenire complicazioni a lungo termine.

5. Rischi associati alla lesione

Le fratture del metacarpo comportano rischi significativi se trascurate o trattate in modo inadeguato. La perdita di movimento delle dita, la deformità permanente e il dolore cronico sono potenziali complicazioni che sottolineano l’importanza di un trattamento professionale e di una riabilitazione mirata. Un intervento tempestivo può contribuire a minimizzare tali rischi, ottimizzando il percorso di guarigione.

6. Terapia medica e fisioterapica per la frattura del metacarpo

La terapia medica spesso implica l’uso di gessi o tutori per immobilizzare la mano, stabilizzando le ossa durante il processo di guarigione. La fisioterapia assume un ruolo fondamentale nella fase successiva, mirando a ripristinare la forza, la flessibilità e la coordinazione della mano. La combinazione di queste terapie ottimizza il recupero complessivo e riduce il rischio di complicazioni a lungo termine.

7. Esercizi pratici per la riabilitazione della frattura del metacarpo

  • Esercizi di flessione ed estensione delle dita:
  • Sedetevi con il braccio sostenuto su un tavolo, la mano appoggiata e le dita distese.
  • Flettete lentamente le dita verso il palmo, mantenendo il polso immobile.
  • Mantenete la posizione per qualche secondo, quindi estendete delicatamente le dita.
  • Ripetete l’esercizio per 10-15 volte in ogni sessione, focalizzandovi su una progressiva ampiezza di movimento.
  • Esercizi di presa e rilascio:
  • Utilizzate una pallina antistress o un piccolo oggetto sferico.
  • Afferrate l’oggetto con la mano interessata, esercitando una leggera pressione.
  • Mantenete la presa per 10 secondi, quindi rilasciate.
  • Ripetete il movimento, variando la forza della presa in base alla vostra tolleranza e progressione.
  • Rotazioni del polso:
    • Sedetevi con il braccio appoggiato e il gomito piegato a 90 gradi.
    • Ruotate lentamente il polso in senso orario e antiorario.
    • Effettuate 10 rotazioni in entrambe le direzioni per ciascuna sessione, concentrando l’attenzione sulla fluidità del movimento.

È fondamentale iniziare questi esercizi sotto la guida attenta di un fisioterapista. Adattare l’intensità e la frequenza in base alla fase di guarigione e alle esigenze individuali del paziente è essenziale per garantire un recupero efficace e personalizzato. Una corretta esecuzione di questi esercizi contribuirà in modo significativo al ripristino della forza, della flessibilità e della coordinazione della mano, accelerando il processo di riabilitazione dopo una frattura del metacarpo.

ALESSIO ERRA

Fisioterapista sportivo e ortopedico

Classe 1988, una laurea in fisioterapia all’università di Pisa nel 2010 a cui segue un master in posturologia clinica e corsi di alta formazione in diversi ambiti. La sua esperienza nel mondo dello sport professionistico, in particolare nel motorsport, lo hanno portato a specializzarsi in fisioterapia sportiva e ortopedica, terapia manuale per patologie muscolo-scheletriche e viscerali, posturologia e tecniche di prevenzione infortuni per sportivi.

I suoi interessi principali sono il trattamento delle patologie dolorose croniche a carico delle articolazioni, la riabilitazione post-infortunio sportivo o intervento chirurgico e le tecniche di prevenzione infortuni per sportivi professionisti e amatoriali.

NOTA BENE: Le informazioni riportate hanno intento puramente divulgativo e non sostituiscono il parere del proprio medico curante o di un operatore sanitario. Le informazioni si rivolgono a persone sane: qualsiasi regime alimentare o esercizio fisico, prima di essere svolto deve essere supervisionato dalla figura competente ai termini della legge italiana. PharmaNutra SpA non detiene nessuna responsabilità, in quanto le informazioni hanno uno scopo divulgativo e la persona interessata prima d'intraprendere qualsiasi percorso alimentare o d'attività fisica, deve consultarsi col proprio specialista di fiducia.
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