Di spettacolo il proprietario, di spettacolo la barca

2 MIN 27 Ottobre 2016

Nomi molto noti dello spettacolo amano prendere il largo, forse in cerca della solitudine del mare aperto. Eppure in banchina o in mare molto poco aperto, sono spesso sotto i riflettori, immortalati a bordo di barche strepitose durante varie e diverse attività, più o meno culturali. Si fa di tutto per sapere qualche indiscrezione, quale yacht costa di più, chi è il proprietario, cosa succede a bordo, chi compra cosa. Per esempio, a gennaio 2016, si è diffusa la notizia che J.K Rowling, autrice di Harry Potter, abbia acquistato il superyacht Amphritrite, ex barca di Johnny Deep con il nome di Vajoliroja, composto dalle iniziali della sua ex moglie Vanessa Paradis e dei due figli, Lilly-Rose e Jack.

Ecco qualche storia delle vele di spettacolo.

Diane Von Füstenberg, fashion designer e il marito Barry Diller, milionario e magnate dei media americano, nel 2009 comprarono Eos, uno shooner di tre alberi con scafo e sovrastruttura in alluminio, di 93 metri, costruito dai cantieri Lurseen nel 2006. La superficie velica è di 3.600 metri quadrati, l’altezza degli alberi arriva a 61 metri, per la cronaca oltre i 65 non si può passare il Canale di Panama. Può accogliere 16 ospiti e 21 persone di equipaggio, ovviamente gli ospiti sono degni dell’ambiente.

Una curiosità: la polena sarebbe l’effige della Füstenberg, ma poco o niente si sa degli interni. Secondo il Daily Mail, gli ultimi ospiti illustri a bordo sono stati, Andy Cohen, conduttore televisivo e Kelly Ripa, attrice statunitense. In passato, anche Madonna.

Richard Branson, per sfuggire allo stress del lavoro, si rifugia sulla sua isola privata, Necker Island, nelle Isole Vergini britanniche e lì gira con la famiglia a bordo del suo Necker Belle, un catamarano di 32 metri, costruito nel 2003 da CMN. Il catamarano è disponibile per essere charterizzato: si parte da 12.500 dollari per una crociera giornaliera, ma si può affittare anche per una settimana. A bordo qualsiasi attività per sportivi.

Un vero velista, Simon le Bon, cantante dei Duran Duran, inizia a veleggiare a 10 anni e ancora veleggia in estate alle Baleari con la famiglia. La sua passione diventa pubblica nel 1982 quando i Duran Duran girarono il videoclip Rio a bordo di Eilean, un ketch a due alberi del 1936. Dopo 30 anni i Duran Duran sono risaliti su Eilean, in occasione delle regate storiche di Antigua, e Simon ha partecipato alla regata. Simon le Bon, però, non si è limitato a girare videoclip in barca, ha anche partecipato alla Whitbread Round The World Race 1985-86, una regata da professionisti. E, da vera pop star, vuole il meglio e chiede a Ron Holland di costruirgli una barca, ed ecco pronto il progetto in kevlar-carbonio: nasce così il Drum, costruito da Vision Yachts. Il 10 agosto 1985 si fanno le prove sulla linea di partenza della Fastnet Race, ma, al largo di Falmouth, la barca perde la chiglia e Drum scuffia: armatore ed equipaggio rimangono sotto lo scafo. Lieto fine grazie al fatto che lo yacht Carat aveva assistito alla scuffia e avvisato i soccorsi: tutti salvi, barca distrutta. Ma Simon le Bon non si arrende e la barca viene recuperata e dopo la sostituzione di albero, deriva, vele, Drum parte per la Whitbread, si classifica terza overall e una folla da concerto acclama l’armatore pop.

Anche il cantante Antoine, all’anagrafe Pierre Antoine Muraccioli, classe 1944 si è girato più volte il mondo, cantando e veleggiando, scrivendo libri e girando documentari, a bordo successivamente di tre barche, la prima Om, una goletta in acciaio costruita dal cantiere francese Meta, la seconda Voyage, uno slopp di 10 metri e la terza, un catamarano di 12 metri, Banana Split.

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